ALFABETO PER ROLLY MARCHI

Scrivere per Rolly Marchi la rubrica Alfabeto della sua rivista “La Buona Neve” è stato un grande onore.

Un giorno, Rolly mi chiama chiedendo aiuto. Uno dei quattro personaggi scelti per l’Alfabeto aveva dato forfait all’ultimo momento e la sua rivista stava andando in stampa. Quel giorno ero a casa perché avevo preso una storta, avevo tempo e accettai di scrivere lo spazio della rivista rimasto scoperto. Ornella Vanoni era tra le 4 donne scelte da Rolly per quel numero, come potevo dire di no? Decisi di fare parte del gruppo.

Orgogliosa perché aveva pensato a me, non mi sentii per nulla una tappabuchi. Anzi, era un modo di mettere in pratica i suoi preziosi consigli da giornalista e scrittore. Era da un po’, infatti, che lo seguivo nella Coppa del Mondo di Sci. Amico di famiglia, era diventato un prezioso consigliere per la mia passione della scrittura.

Ma cosa dovevo scrivere? L’Alfabeto, appunto, ossia dalla A alla Z parole che portassero un significato, un valore condivisibile. Feci un elenco di tutte le lettere dell’alfabeto e poi scrissi d’impulso e con sincerità la prima parola che mi veniva in mente e che iniziasse con quella lettera. Poi, per ogni parola, in modo sintetico esplicitai il significato del mio pensiero. Rileggendolo oggi, beh ritrovo l’Angela Maria di allora e di adesso. Leggo e vivo da spettatrice i miei pensieri, i miei valori e le mie azioni riassunte nelle 21 lettere dell’alfabeto.

Con brivido leggo la lettera O di orso e penso a quanto successo recentemente. Condivido i luoghi delle radici di famiglia ma anche quelli scoperti nel cammino della vita. Non mancano gli sport e le emozioni che la montagna suscita. Nell’alfabeto di oggi aggiungerei qualche lettera ma la sostanza sarebbe ancora quella.

Un alfabeto non solo per Rolly Marchi ma come sintesi di spirito, mente e corpo della mia vita.