kino è nato e battezzato il 10 agosto 1645

Eusebio Chini è nato a Segno in val di Non (Trento, Italia). Fu battezzato il 10 agosto 1645 nella chiesa parrocchiale di San Eusebio a Torra, paesino non distante dalla casa natale, e non nella chiesa di Segno, Santa Maria. Infatti, questa, consacrata il 29 novembre 1483, non aveva ancora la fonte battesimale.

Il parroco del paese scrisse l’atto di battesimo in latino e lo conservò nei registri di Torra. Esso porta un’annotazione in margine, specificando che tale Eusebio divenne gesuita. Manca, invece, un documento ufficiale della nascita. Quindi, il giorno di nascita coincide con quello del battesimo, in quanto al tempo si usava battezzare i figli subito.

Tuttavia, alcuni biografi ritengono che Kino sia nato nel 1644. Cosa che probabilmente pensava anche lui dal momento che tutti i registri ufficiali della Compagnia di Gesù, fin dal suo ingresso in noviziato, riportano come data di nascita il 1644. È stato proposto anche l’anno 1643. Infatti, nella lettera del 16 novembre 1680, scritta da Cadice alla duchessa di Aveiro, Kino afferma di avere 37 anni.

Anche le sue origini suscitano da sempre discussioni. Ciò a causa della posizione geografica del Trentino o meglio della valle dell’Anaunia (ora val di Non), dal nome dei suoi abitanti, gli Anauni appunto.

C’è chi vuole Eusebio italiano, ricordando che nel 46 a. C. gli abitanti della valle furono riconosciuti cittadini romani dall’imperatore Claudio. Tale decreto fu riprodotto su di una tavola in bronzo: la Tavola Clesiana. Essa venne appesa alla porta del tempio pagano di Cles (Trento), che andò distrutto dopo molti secoli. La tavola bronzea rimase a lungo dispersa tra le rovine. Ma, nel 1869, venne ritrovata intatta e ora si trova nella piazza di Cles.

C’è, invece, chi sostiene sia tedesco. Infatti, nel 1291 i conti del Tirolo occuparono la contea di Sporo Flavon. Essa comprendeva i paesi di Segno e Torra, e i conti esercitarono il loro dominio fino al 1803.

Da parte sua, il giovane Kino, quando si iscrisse all’università di Friburgo, si considerò Tridentinus Tirolensis. Tridentinus perché era nato nella diocesi di Trento. Tirolensis perché Segno faceva parte della contea di Sporo Flavon, dipendente dal Tirolo. Inoltre, in una lettera scritta alla duchessa di Aveiro, il missionario affermò di essere il primo a non sapere se considerarsi italiano o tedesco.

Ma fu proprio questa cultura “del diverso” che gli permise un approccio rispettoso nei confronti dei nativi d’America per i quali a tutt’oggi è considerato un santo.

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