IL MIO VIAGGIO CON KINO
Il mio viaggio con Kino è il titolo dell’incontro con l’autore presso la libreria Àncora di Trento. Benvenuti a tutti coloro che hanno partecipato alla recente presentazione del mio libro. Benvenuti a tutti voi.
Li ringrazio per la presenza, per la dimostrazione di rispetto e curiosità nei confronti di ricerche, che continuo ad aggiornare e completare da ormai trent’anni. Il mio viaggio con Kino, infatti, è iniziato da quel primo incontro fortuito con Kino pagaiando nei fiumi della California, proprio come lui fece nel Colorado per dimostrare che la Baja California è una penisola e non un’isola.
Benvenuti nel mio viaggio esperienziale di e con Kino.
Ll’incontro con l’autore organizzato in libreria, non l’ho concepito come una lezione in cui si spiegano delle cose. Ho voluto portare i presenti in un viaggio che spiegasse Kino attraverso i miei occhi e soprattutto attraverso il mio cuore.
I contenuti sono espressi anche fin troppo nei dettagli tra le righe del mio libro. L’incontro in libreria volevo fosse un incontro unico e non preconfezionato. Volevo trasmettere agli interlocutori un’emozione, un’esperienza affinché il loro cuori possano essere veicolo di collegamento alla venerabilità di Kino.
Questo ragazzo Tridentinus Tirolensis, questo gesuita del Seicento ha fatto la storia dell’umanità ed ha illuminato – anziché oscurare – la storia missionaria nel Nuovo Mondo tanto da essere recentemente proclamato Venerabile da Papa Francesco.
Come afferma S.E.R. Mons. Lauro Tisi, Arcivescovo di Trento, nella prefazione del mio libro “… la genialità diviene davvero efficace se accompagnata dall’umanità…”. E allora non stupisce che Padre Kino oltre ad essere Venerabile, dal 1965 sia presente (unico italiano) nella Hall of Fame di Washington come Padre Fondatore dello Stato dell’Arizona e simbolo della democrazia americana.
Ciò che è scritto sotto tale statua ben riassume l’operato di Kino: “esploratore, storico, ranchero, fondatore di missioni e apostolo degli indiani”. Io aggiungerei anche la parola “agricoltore” causa e merito della coltivazione del frumento invernale che introdusse proprio Kino nelle terre del Nuovo Mondo.
Per ora vorrei ricordare il giornalista Flavio, che ha saputo ben riassumere il “nostro” incontro con Kino nell’articolo scritto per “TrentinoLibero.org”. Vorrei ringraziare Alberto Chini (presidente dell’Associazione Chini di Segno) sempre presente nel sostenere iniziative culturali relative al Venerabile Kino. Un ringraziamento speciale lo dedico a don Cristiano Bettega, che ha saputo cogliere e riassumere per tutti noi la spiritualità di Kino.
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