LAHAINA
8 agosto – un anno fa Lahaina spariva sotto le fiamme di un infernale incendio.
Il suo Front Street non esiste più. La sua strada per eccellenza, luogo vivace degli incontri e dove godere dei tramonti che la magia di Maui sa regalare, è ormai da un anno completamente deserta e ora ripulita da macerie che la hanno spogliata della vitalità che la caratterizzava.
Ricordo piacevoli momenti. Durante il giorno a godere dell’acqua accogliente e ondosa dell’oceano. Alla sera passeggiate curiose o shopping originale. Di notte le stelle ad illuminare i cuori di chi non vive né lavora più lì. Solo qualche mese prima ero proprio lì, all’antico porto da dove partire per veleggiare con amici tra i gioiosi gruppi di delfini, che parevano accompagnare il mio cuore gonfio di serena ammirazione per la bellezza della natura.
Quegli stessi amici che sono scappati con varie peripezie per salvarsi ma perdendo tutto: casa, macchine, barca. Il figlio che partiva per il college nel Mainland non aveva più nemmeno le scarpe. Eppure, suo padre è stato proprio uno di quei pompieri accorsi in risposta al primo allarme. Fuoco innescato improvvisamente per una maledetta coincidenza di fatalità diaboliche. Vento troppo forte, di quelli che si abbattono durante gli hurricanes tropicali.
Le fiamme hanno rapidamente inghiottito case, aziende e la vegetazione locale, costringendo migliaia di residenti a evacuare. La comunità si è mobilitata per aiutare le vittime, fornendo rifugi temporanei e supporto.
Fatalità, negligenze, panico, tutte parole che non cambiano la realtà del giorno dopo.
Mesi e anni prima, Lahaina mio punto di riferimento per momenti di vivace cultura e socialità. Mesi dopo, Lahaina come cimitero di storia e speranza.
E mentre il tempo scorre, la comunità cerca di ricostruire, ricordando con dolore e forza le vite perdute e i luoghi distrutti. La resilienza di Lahaina diventa un simbolo di speranza non solo per tutte le isole Hawaii ma per tutti noi. Oggi, tra le macerie e la desolazione, emergono storie di solidarietà e rinascita, con l’impegno di non dimenticare e di ricostruire un futuro ancora più luminoso del passato inghiottito dalle fiamme.
Ecco, voglio ricordare Lahaina come una rosa delicata che a primavera sboccerà, luminosa e profumata ad accompagnare il moto eterno delle onde dell’oceano.
Quell’oceano tante volte ammirato proprio da Front Street, magari al tramonto con una plumeria tra i capelli e gioia nel cuore.
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