PADRE KINO A CAVALLO TRA MEXICO E ARIZONA

Padre Kino a cavallo tra Mexico e Arizona è un fatto storico. Nel Seicento, Kino fu il primo europeo ad esplorare questi luoghi. Fu il primo ad ammirare e temere questi sentieri. E dal 1987 le sue spedizioni e viaggi sono ricordati annualmente da Los Cabalcantes del Caminos de Kino.

“A cavallo” indica non solo che Padre Kino si muoveva a cavallo, ma che siamo in Sonora – Pimeria Alta, zona a cavallo tra l’attuale Mexico e Arizona. E a cavallo ogni anno si muovono in pellegrinaggio i cavalieri che ripercorrono i sentieri pionieristicamente percorsi da Padre Kino. Immagino il missionario provare meraviglia per la bellezza di quei luoghi ma anche nostalgia per le montagne “vissute” in gioventù nel Vecchio Continente. Nel Nuovo Mondo, Kino si trova di fronte a monti che delineavano grandi vastità desertiche, dove il suo spirito aveva rafforzato la propria forza missionaria.

Questa foto di Oscar Monroy Avila mostra Los Picachos de Santa Barbara, luogo che i cavalieri percorrono nel pellegrinaggio di quest’anno. Luogo di confine tra Mexico e Arizona. Padre Kino nel suo primo viaggio verso San Xavier del Bac nel 1692 fece proprio la via di Santa Barbara. E, come racconta lo storico Bolton, passò proprio da El Picacho. Da ricordare che negli anni molte furono le spedizioni di Padre Kino per provare che la Baja California era una penisola e non un’isola. Nel 1702 via Rancho Santa Barbara verso il delta del Colorado, Padre Kino compì la storica esplorazione che definitivamente provò la sua intuizione.

Richard Collins, nel libro Riding behind the Padre, racconta la sua personale esperienza cavalcando le vie di Kino, di qua e al di là del confine. ¡Viva Kino! è il documentario di Aurora Vision ispirato a questo libro. La protagonista Maria, infatti, è una di questi Cabalcantes che rendono omaggio alla santità di Padre Kino percorrendo i suoi sentieri. Un viaggio sia fisico sia morale nella santità di un uomo, che da missionario ha fatto la storia dell’Umanità. Kino è ora Venerabile, infatti, per le virtù eroiche dimostrate nei confronti delle popolazioni indigene, con cui condivise la sua vita e il suo amore di Padre fino alla morte.