PADRE KINO IN MONTAGNA (Arizona)
“Kino in montagna” non è un eufemismo ma una realtà. In gioventù visse tra le Dolomiti del Trentino e i monti dell’Austria e Baviera. Nella sua vita “americana” scoprì, esplorò e nominò le montagne tra Messico, Baja e Arizona. Oggi quei luoghi e quelle montagne portano ancora il nome che lui diede.
Alla fine degli anni ’90 del Seicento, Padre Kino organizzò una Rancheria indiana che divenne poi l’attuale Tucson. Questa è una foto che ho scattato in un recente viaggio a Tucson. Lì Kino aveva stabilito una delle sue missioni e da lì fece una serie di esplorazioni anche in montagna. Il nemico per eccellenza non solo per gli spagnoli ma anche per i “suoi” indiani O’odham (conosciuti come Pima) erano gli Apaches. Costoro, dopo avere derubato di cibo e cavalli il presidio, si rifugiavano proprio nelle montagne attorno a Tucson.
Padre Kino le nominò Santa Catalina Mountains in onore alla santa patrona di sua sorella maggiore. Ancora oggi quella catena visibile da Tucson ha mantenuto il nome dato da Kino. Il Mt. Lemmon, invece, la più alta montagna del gruppo, fu nominata in ricordo alla prima donna bianca che lo scalò. Si narra che quando Mrs. Lemmon e marito arrivarono in cima, incisero i loro nomi in un tronco di pino. Già, perché da quelle parti si passa dai Saguari Giganti e deserto del fondo valle ai monti ricoperti di conifere.
Mi immagino Kino risucchiato dai ricordi delle sue montagne di gioventù, e calamitato da quei crinali in dolce nostalgia della sua patria. Me lo immagino salire in altitudine magari d’inverno con la neve per assaporare lontani ricordi e rigenerarsi con la forza delle sue origini montanare. Oppure semplicemente per ammirare il paesaggio, così poliedrico, così familiare e allo stesso tempo così diverso. Emozioni che quei luoghi riservano ancora oggi a chi li sa vivere.
Ringrazio Eusebio Kino – alias Mark O’Hare – per avermi segnalato un post FB di William in cui Rhon commenta quella neve, quel monte. “The snow on Mt Lemmon (note spelling) can vary from spectacular deep powder to really scary icy deep ruts. Really interesting skiing and views.”
Sì, una vista interessante anche agli occhi di Padre Kino, che ha valorizzato l’aspetto umano dei “suoi” indios e organizzato in modo pragmatico la loro vita.
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